“Il popolo conserva così, senza comprenderli, i frantumi di tradizioni antiche,
risalenti a volte anche ad un passato talmente lontano che sarebbe impossibile determinarlo…
esso svolge in tal modo la funzione di una specie di memoria collettiva più o meno “subconscia”,
il cui contenuto, una quantità considerevole di dati di ordine esoterico,
è manifestamente venuto da un’altra parte.”
(René Guénon - SIMBOLI DELLA SCIENZA SACRA)
Da questo breve estratto (opera del famoso scrittore e filosofo del secolo scorso) si può comprendere bene come i Tarocchi siano, da sempre, qualcosa di misterioso che ha accompagnato l’uomo nel suo profondo intento di comprendere aspetti della propria vita; inoltre, essi hanno a che fare, attraverso la loro simbologia figurativa, con il mondo degli archetipi (puoi leggere qui il mio precedente articolo).
Ma che cos’è esattamente un mazzo di Tarocchi?
Nella pratica il mazzo è costituito da 78 carte - 22 Arcani Maggiori (dal significato molto complesso - arcano significa infatti misterioso) e 56 Arcani Minori (che nel tempo sono stati poi rielaborati e ripresi nei mazzi di carte tradizionali); le suddette, la cui origine ancora oggi risulta incerta, sono state spesso utilizzate per fare della divinazione, nonostante dietro ai loro disegni si celi il “Mistero della Vita”.
Credo sia quasi impossibile spiegare completamente e razionalmente il loro valore; certo è che i Tarocchi costituiscano, al pari di Astrologia o Rune ad esempio, un linguaggio simbolico, utilizzato dall’uomo, sin dalla notte dei tempi, per tentare di spiegare i grandi quesiti della vita.
Incuriosita dalla loro simbologia, negli anni mi sono avvicinata ad essi, con un approccio per nulla divinatorio ma esclusivamente introspettivo.
Effettivamente, nei disegni degli Arcani (soprattutto i Maggiori) - che raccolgono, tra l’altro, anche alcuni simboli appartenenti alle tre più importanti tradizioni religiose: Cristiana, Ebraica e Musulmana - si nascondono profondi significati, legati ad archetipi, ormai radicati nell’inconscio collettivo e di conseguenza in quello del singolo, tanto da divenire valido strumento di accompagnamento lungo la via verso lo sviluppo della coscienza.
Può esistere correlazione tra Tarocchi ed un percorso di Crescita Personale?
Assolutamente!
Come già detto, essi possono agire nella persona, grazie alle loro potenti immagini simboliche, esattamente come fanno gli archetipi, risvegliando in ciascuno di noi una particolare emozione che poi può essere analizzata, elaborata, compresa ed integrata.
Ogni Arcano riesce a lavorare sull’inconscio proprio come fa un archetipo e da qui creare un varco verso la nostra psiche, trasformandosi in potente mezzo di conoscenza personale.
Come avviene tutto ciò?
La scelta di una determinata carta, per effetto della sincronicità (concetto introdotto da Jung che consiste nel legame tra due eventi, per nulla correlati tra loro), può permettere alla persona di vedere, attraverso le immagini dell’arcano estratto, una fotografia del messaggio inviato dal suo inconscio.
Possono quindi nascere alcuni interrogativi, quali:
- “Che cosa sto creando?” - “Quali esperienze sto vivendo?” (carta L’IMPERATRICE);
- ”In che cosa sono in crisi?” (carta L’EREMITA);
- “Che cosa si sta risvegliando in me?” (carta IL GIUDIZIO).
Questi sono soltanto esempi, ma è chiaro come, partendo da una semplice domanda, si possa indagare sul proprio mondo interiore, e da qui partire, in tal modo, verso un meraviglioso viaggio di comprensione (grazie ad altre carte, eventualmente estratte in successione) su quali possibili blocchi, dubbi, punti di forza o talenti, intervengano durante il Cammino di Consapevolezza Personale.
Loredana Isoldi
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