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Novilunio in Ariete e l'opportunità di Rinascere!


 

Martedì 24 marzo, alle ore 10:28, proprio qualche giorno dopo l'Equinozio di Primavera, ci sarà la Luna Nuova in Ariete a 4°12'.

Con il precedente Novilunio in Pesci - che chiudeva di fatto un ciclo - è stata sottolineata l'importanza del non fare nulla, restando nell'ascolto, in attesa di una Rinascita e con l'eventualità che il passaggio non fosse del tutto indolore.

Un passaggio ciclico, quasi obbligato, che costringeva (ed ancora costringe in questi ultimi e cruciali giorni) a riportare l'attenzione all'interiorità, a guardare con rispetto e compassione al pozzo oscuro e profondo della propria coscienza.

L'energia in arrivo, quella dell'Ariete, è un'energia marziana, virile e dirompente; è inerente al principio di definizione del proprio sé; è legata all'inizio, al decollo, all'esplosione del germoglio; è il primo coraggioso passo verso la Vita, verso l'avviamento del progetto personale.

Ora, questa attuale Luna Nuova si trova in 11^ casa con Lilith e Chirone: è un bellissimo preannuncio di possibile "Guarigione del Collettivo"; e, data la pesante situazione mondiale in corso, queste posizioni astrali diventano davvero un messaggio di speranza.

Lilith e Chirone sono punti nevralgici in astrologia che è bene considerare con estrema delicatezza, per non cadere nel catastrofismo, nella retorica o semplicemente nella banalità.

Lilith ci parla della parte occulta e rimossa poiché troppo dolorosa da affrontare, è la parte di noi non riconosciuta perché non accettata; Chirone invece è il Guaritore Ferito, colui in grado di aiutare gli altri perché ha saputo in primis guarire se stesso.

Il fatto che questa potente congiunzione, grazie al Novilunio, tra Sole (Principio Maschile), Luna (Principio Femminile), Lilith (il Lato Oscuro della Luna) e Chirone (il Saggio) si formi nella casa legata al Collettivo è un annuncio significativo.

L'Umanità ha bisogno di una presa di coscienza potente che probabilmente solo la forza esplosiva dell'Ariete è in grado di dare; può essere difficile da accettare poiché la modalità con cui questo sta avvenendo è poco comprensibile da una mente razionale, ma ci rimettiamo a ciò che è più grande di noi, prendendo semplicemente atto che l'Universo chiede di elevarci.

L'energia femminile, capace di dolcezza, accoglimento, tenerezza, nutrimento, compassione, guarigione grida prepotentemente di essere riconosciuta; e non è un voler scalzare quella maschile, è l'urlo disperato di legittimazione, in un possibile affiancamento che può generare equilibrio, condivisione, collaborazione e ripresa.

L'Ascendente cade in Gemelli ed il suo dispositore, Mercurio, si trova in X casa, sestile ad Urano; che questo cambiamento/rinnovamento si manifesti e realizzi in tempi molto veloci? E forse in modalità a noi ancora indecifrabili?

Sicuramente il Cielo sta chiedendo a noi tutti con insistenza, e da tanti mesi ormai, di svegliarci, di comprendere che lo stile di vita (consumistico, individualista e narcisista, eccessivamente logico e pragmatico, meccanico ed inconsapevole) protratto finora deve cadere, di capire che esistono possibilità di balzi di coscienza per chi ha saputo ascoltare e lavorare.

Il pesante Stellium in Capricorno va sciogliendosi, anche grazie all'ingresso di Saturno in Aquario; restano adesso Marte, Giove e Plutone che, dall'8^ casa, chiedono di far morire le ultime resistenze, date soprattutto da cristallizzazioni comportamentali, da idee fisse che è bene abbandonare poiché non più in sintonia con la nuova era che va delineandosi.

Ribadisco: non sarà indolore ma è tutto nelle nostre mani e dobbiamo assumercene piena responsabilità e volontà!

 

  

 Loredana Isoldi

 

 

Bisogna morire a sé stessi per giungere alla verità, all’essere, alla gioia – a quell’Io più grande che il Vangelo promette e insegna ad ogni uomo. E questa morte a sé stessi è in tutto e per tutto come la morte: ma è rinascita per chi vi giunge (per chi riesce a comprenderne e ad attuarne la legge), mentre chi non vi giunge nella propria vita, potrà giungervi, in un’estrema chance, nella morte reale, cioè nel forzato dischiudersi (dal di fuori, invece che dal di dentro) del guscio della sua vita falsa, di «ricco», a quell’Io più grande, divino, che anima l’universo intero.

(Igor Sibaldi)

 

 Vivere non è difficile potendo poi rinascere cambierei molte cose, un po' di leggerezza e di stupidità.

(Franco Battiato) 


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